venerdì 27 febbraio 2015

Microcredito si trasforma in MICROPRESTITO

Solo ieri 26 febbraio 2015 , hanno introdotto importanti novità relativa al bandito Microcredito d'Impresa della Puglia. 


Le principali novità in quest'ultima rivisitazione del bando riguardano : 
  • La denominazione (non essendo più attutata nell'ambito del quadro normativo previsto dall'Art. 111 del Testo Unico Bancario) che diventa MicroPrestito.
  • La possibilità di accesso ai finanziamenti anche per le imprese del commercio a condizione che siano operative da almeno 24 mesi e che abbiano avuto, negli ultimi 12 mesi, un fatturato minimo di 60.000 euro.
  • La possibilità di accesso ai finanziamenti anche per le s.r.l. ordinare.
  • Vengono considerate non bancabili le imprese con un fatturato massimo, negli ultimi 12 mesi, di 240mila euro (anzichè i 120mila iniziali) .
  • In alternativa alla Garanzia morale è possibile produrre una "Presentazione tecnica" elaborata da un'organizzazione imprenditoriale o da un'organizzazione sindacale.

Ricapitolando il bando in essere prevede la concessione di un finanziamento pari ad 25mila euro, concessi ad un tasso del 0.40% circa.


Pertanto da oggi è possibile inviare le domande per l'accesso al credito alle imprese non bancabili che rispettino i seguenti requisiti :  
  • aver emesso la prima fattura almeno 6 mesi prima della domanda (corrispettivi da almeno 24 mesi per le aziende del settore commercio) ;
  • avere meno di 10 addetti ;
  • avere una delle seguenti forme giuridiche: ditta individuale, soc. coop., s.n.c., s.a.s., associazione tra professionisti, s.r.l. semplificata , srl ordinarie ;
  • non essere bancabile, avere quindi tutti i seguenti requisiti :
  • non avere liquidità per più di 50mila euro negli ultimi 12 mesi ;
  • non essere proprietaria di immobili e macchinari per un valore superiore a 200mila euro ;
  • non avere un fatturato annuo superiore a 240mila euro ;
  • non aver beneficiato nell'ultimo anno di finanziamenti superiori a 30mila ;

Oltre alle spese di investimento (almeno il 30% del totale) , come opere murarie, attrezzature o programmi informatici, è possibile finanziare anche le spese di gestione, come materie prime, canoni di locazione, utenze, polizze assicurative etc...
Per ulteriori info non esitate a contattarci... 


Dott. Nicola Pugliese
Mail : info@nicolapugliese.it
Cell : 333.4401047


sabato 21 febbraio 2015

Credito d'imposta per l'acquisto di nuovi Macchinari....

Dal 25 Giugno 2014è stato introdotto dall'articolo 18 del  decreto competitività DL. 91/2014 un nuovo incentivo per le aziende intenzionate ad implementare o innovare i propri Macchinari. Il "Bonus macchinari 2015" è quindi un'agevolazione per le imprese , elargita sotto forma di credito di imposta  pari al 15% sugli investimenti effettuati da tutte le PMI e professionisti. Il credito di imposta spetta a tutte le imprese che entro il 30 giugno 2015 acquistino beni strumentali previsti nella divisione 28 della tabella ATECO 2007.

Tale agevolazione, consiste in un credito di imposta pari al 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali effettuati nel corso degli ultimi 5 anni escludendo dal calcolo della media, l'anno in cui l’investimento è stato più alto. Il credito d'imposta, dovrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, usufruendo dell'importo in 3 quote annue di pari somma, utilizzabili dal 01.01.2016. La spesa minima per cui è riconosciuto il bonus beni strumentali è di 10mila euro.
Ci teniamo a precisare inoltre che il bonus macchinari non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile dell'IRAP ma deve essere comunque dichiarato nella dichiarazione dei redditi dell'anno in cui viene effettuato l'investimento, sia negli anni in cui si realizza la compensazione.
Tale incentivo può essere revocato solo se l’imprenditore vende o destina i beni per i quali è stata riconosciuta l'agevolazione, a finalità diverse che non rientrano nell'esercizio della sua attività produttiva, o trasferisca gli stessi in strutture fuori dall'Italia prima del 31 dicembre del 4° anno successivo all'investimento (termine ultimo entro il quale l'Amministrazione Finanziaria può effettuare gli accertamenti delle dichiarazione dei redditi). 

Con la circolare n. 5/E 2015 dell’AdE sono stati sciolti alcuni dubbi legati a tale bando. In primis è stato comunicato che i beni acquistato devono avere un valore totale d'investimento , pari a 10mila euro, includendo quindi nello stesso anche le spese connesse, quali , trasporto, montaggio, hardware o software utili per l'utilizzo degli stessi. In secundis è stato previsto all'interno dello stesso anche la possibilità per le aziende di acquistare beni in leasing o di usufruire della Sabatini BIS. In terzies, sono state date precisazione sul valore da tenere in considerazione per la media degli anni precedenti, infatti a tal riguardo si è tenuti a precisare che per il calcolo medio , va considerata la caratteristica di omogeneità tra i beni da acquistare e quelli già acquistati. 

Di seguito vi proponiamo alcuni esempi sul calcolo da effettuare per usufruire di tale incentivo : 

L'azienda ALFA ha effettuato negli anni 2009 investimenti per € 700.000 , nell'anno 2010 investimenti per € 500.000 , nell'anno 2011 investimenti per 1milione di euro, nell'anno 2012 investimenti per 450.000 , nell'anno 2013 investimenti per € 350.000. Escludendo l'anno 2011 (anno con investimento maggiore) , si evince che la media degli ultimi 5 anni è pari ad € 500.000 (700+500+450+350/4).
In data 10.10.2014 l'azienda effettua investimenti per € 1.000.000. 
L'azienda ALFA quindi detasserà € 500.000 ,  con spettanza di un credito di imposta pari ad € 75.000. La compensazione di quest'ultimo avverrà per 25.000 euro dal 1° gennaio 2016, per ulteriori 25.000 nel 2017 e per i restanti 25.000 euro nel 2018. 

- L'azienda BETA costituita nel 01.07.2014 , effettua il 10.01.2015 investimenti per 1.000.000. Non avendo costi d'investimento nei precedenti anni, detasserà l'intero importo di 1.000.000 usufruendo di un credito d'imposta pari ad € 150.000,00 , da utilizzare € 50.000 dal 01.01.2017 , € 50.000 dal 01.01.2018, ed € 50.000 dal 01.01.2019.

Restiamo a Vs completa disposizione per ulteriori info.

Dott. Nicola Pugliese. 

mercoledì 18 febbraio 2015

Sgravio Contributivo 2015... Come funziona???

Siamo arrivati a meta febbraio è ancora oggi , non si sa bene come utilizzare il nuovo sgravio contributivo emesso dal Governo Renzi... 


Il meccanismo gestito dall’INPS è infatti molto complesso, in quanto non consiste in una vera e propria pratica/istanza ma bensì consiste nell'esporre nel flusso UniEmens la quota parte dell’esonero massimo di 8.060 euro, spettante per l’intero anno di occupazione nel 2015. 


Il valore da indicare, con autorizzazione "6Y" , valida per il periodo 2015-16-17-18,  e con il codice “L444” sul flusso Uniemens.

Ciò è stato reso disponibile dall’INPS con il messaggio n. 1144 , pubblicato il 16.02.2015. Ciò fa si , quindi che restino fuori le assunzioni operate nel mese di gennaio, visto che il 16 febbraio era il giorno ultimo per il pagamento dei contributi e che le software house , non hanno potuto adempiere a tale adempimento entro i termini previsti.

A tal riguardo quindi l'INPS oltre a fornire i codici per l'utilizzo , ha provveduto ad elaborare quelli necessari per il recupero delle maggiori contributi versati relativamente ai mesi di gennaio e febbraio.

Il meccanismo dell’Inps , come si evince, è alquanto complesso seppure ragionevolmente inteso a non cumulare eccedenze di benefici fruiti ed, eventualmente non interamente spettanti.
Tutto ciò ha fatto si che la seglia massima venga gestita mensilmente (la soglia massima mensile è pari ad € 671,66 (€ 8.060,00/12)). Infatti per i rapporti di lavoro instaurati ovvero risolti nel corso del mese, il massimale mensile è ulteriormente ridotto in proporzione al numero dei giorni di lavoro, assumendo a riferimento la misura giornaliera di esonero contributivo di € 22,08.

In ogni caso, il datore di lavoro deve inoltrare all’Inps, prima della trasmissione della denuncia contributiva del primo mese in cui si intende esporre l’esonero medesimo, la richiesta di attribuzione del codice di autorizzazione “6Y”. Per il controllo della legittimità della fruizione dell’esonero sarà istituito un data-base denominato “lavoratori agevolati”.

Per ulteriori info sono a Vs completa disposizione.

Dott. Nicola Pugliese.

martedì 17 febbraio 2015

Una nuova tassa legata ai "contanti"....

Sembrerebbe uno scherzo di carnevale,  visto che si dice "a carnevale ogni scherzo vale", invece no.... 


Sono previste infatti per venerdì 20 febbraio delle nuove misure sui versamenti in banca, sullo scontrino digitale e sulla fattura elettronica. Una misura "pensata" per facilitare la vita a commercianti, artigiani e professionisti, ma allo stesso tempo per stanare i "furbetti" di scontrini e ricevute. 

Il piano si basa principalmente su tre punti: 


  • scontrini e ricevute digitali; 
  • fatturazione elettronica tra privati; 
  • tracciabilità dei mezzi di pagamento.
Proprio in merito a quest'ultimo punto nasce la nuova imposta che il governo introdurrà (salvo ripensamenti dell'ultimo minuto). Si tratta quindi di un'imposta di bollo, proporzionale ai versamenti giornalieri superiori ai 200 euro. Un regalo quindi per le banche, che vedranno aumentare i propri profitti sulle operazioni elettroniche e diminuire i costi di gestione legati all'uso del contante. 


Secondo il parere del Governo, con tale strumento, i commercianti, gli artigiani ed i professionisti, provvederanno ad attuare "sconti" per chi paga con bancomat e/o carte di credito. 

A mio parere, questo incrementerà la gestione del nero, in quanto, sempre più gente non provvederà a versare i contanti, avendo quindi un'effetto contrario rispetto a quello sperato... 

Per quanto riguarda gli scontrini e le ricevute digitali, le stesse andranno in vigore dal 2017, tramite un processo di adeguamento tecnologico (sostenuto dallo Stato) che comprende la memorizzazione e la trasmissione telematica al fisco di tutti i corrispettivi giornalieri.

Dott. Nicola Pugliese

giovedì 12 febbraio 2015

FUTURE LAB - Nuovo progetto UNIBA

Abbiamo appena appreso , che anche l'UNIBA , sta attuando dei processi , per far si che giovani intraprendenti abbiano modo di trasformare la propria idea in Start Up.... 

Per esser più dettagliati, i due atenei pugliesi, il Politecnico di Bari e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, hanno lanciato un nuovo progetto per favorire l’imprenditoria giovanile e la nascita di start-up innovative all'interno del contesto pugliese. Il FUTUR LAB , ha come obiettivo principale quello di coinvolgere i giovani in un programma di accelerazione di impresa sostenendoli nella fase di START di nuove attività , quindi formando gli stessi sia sui test del mercato sia sulla raccolta di fondi e finanziamenti.

Uniba , quindi, con il presente progetto intende promuovere la raccolta di idee e di progetti , i quali saranno valutati da professionisti e docenti ( gli stessi parteciperanno alla formazione e alle attività di accompagnamento in collaborazione con altri esperti di innovazione). 

Il presente contest è aperto sia agli studenti di istituti di istruzione secondaria superiore, o diplomati da non più di cinque anni, sia agli studenti universitari ed ai laureati da non più di tre anni, sia alle start-up nate da non più di due anni.

I settori di intervento riguardano 

  • Food e agricoltura
  • Valorizzazione dei beni culturali, turismo e internazionalità
  • ICT , Information and Communication Technology; 
  • Efficienza energetica, energie rinnovabili, sostenibilità ambientale, edilizia sostenibile e sicurezza;
  • Smart cities and communities, social innovation e rigenerazione urbana; 
  • Welfare e salute
  • Editoria, media, learning e comunicazione; 
  • Life Sciences
  • Economia e Finanza; 
  • Arte, spettacolo, moda, design, sport e tempo libero.

I progetti saranno valutati in base all'innovatività dell'idea, alla capacità di rispondere ai fabbisogni presenti o futuri, alla sostenibilità economica dell’iniziativa ed al possibile impatto sul mercato.

Per partecipare basta presentate inoltrando la propria idea e/o il proprio progetto d’impresa all'Uniba entro il 25 febbraio....

Dott. Pugliese Nicola 

sabato 7 febbraio 2015

ISI 2014... Finanziamenti a fondo perduto...

Ci risiamo... Come di consueto ogni anno, l'Inail , ha istituito il Fondo ISI , volto a finanziare con contributi a fondo perduto , le spese sostenute dalle aziende per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono quindi le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura.

Con il Bando Isi 2014, l'Inail mette a disposizione 267milioni di euro assegnati secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande, fissato dal click dai. Il contributo, pari al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro, viene erogato dopo la verifica tecnico-amministrativa e la realizzazione del progetto. Entriamo nel merito... Ecco come funziona :

  • Prima fase: inserimento online del progetto
Dal 3 marzo 2015 e fino alle ore 18.00 del 7 maggio 2015, sarà possibile compilare la domanda on-line , consentendo quindi al candidato di effettuare delle simulazioni relative al progetto da presentare (verificando il raggiungimento del punteggio “soglia” di ammissibilità).
  • Seconda fase: inserimento del codice identificativo
Dal 12 maggio 2015 le imprese che hanno raggiunto la soglia minima di ammissibilità possono accedere nuovamente alla procedura informatica effettuando il download del proprio codice identificativo che le individua in maniera univoca.
  • Terza fase: click-day
Le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda, ottenuto mediante la procedura di download. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande saranno pubblicati sul sito Inail non prima del 3 giugno 2015.  


Con il presente progetto sarà possibile richiedere dei contributi riguarda o progetti di investimento (acquisto di nuovi macchinari) o progetti di responsabilità sociale e per l’adozione di modelli organizzativi.

N.B. : Le imprese possono presentare un solo progetto per una sola unità produttiva, riguardante una sola tipologia tra quelle sopra indicate.

Dott. Nicola Pugliese