martedì 22 gennaio 2019

Reddito di Cittadinanza - Incentivi per le aziende


REDDITO DI CITTADINANZA – INCENTIVI ALLE IMPRESE


Il Reddito di Cittadinanza è una delle misure che ha destato più scalpore, con pareri favorevoli e contrari. Tuttavia il Reddito di Cittadinanza ha anche inserito nuovi incentivi per le aziende. Infatti lo stesso ha previsto un esonero contributivo di almeno 5 mesi per le aziende che assumono percettori del reddito di cittadinanza ed incentivi per chi è percettore e decide di avviare nuove attività autonome.

AGEVOLAZIONE PER ASSUNZIONI

Le imprese che assumono a TEMPO PIENO e INDETERMINATO un lavoratore che percepisce il reddito di cittadinanza ha diritto ad uno sconto contributivo pari all’importo dell’assegno che il beneficiario percepisce.  L’agevolazione è erogata in relazione alla durata residua ed all’importo percepito, ed in ogni caso, avrà una durata di almeno cinque mesi.
Nel caso in cui il reddito di cittadinanza sia in fase di rinnovo, l’esonero è previsto in misura fissa pari a cinque mensilità.
Il beneficio non può superare l’ammontare massimo dei contributi a carico di datore di lavoro e lavoratore.
Se il lavoratore viene licenziato, il datore di lavoro deve restituire il beneficio già utilizzato, maggiorato delle sanzioni civili, a meno che il licenziamento non avviene per giusta causa o per giustificato motivo soggettivo.
Se il lavoratore ha già svolto la riqualificazione professionale, l’assunzione deve essere coerente con il percorso formativo svolto, il contratto deve essere a tempo pieno e indeterminato e lo sconto contributivo sarà pari alla metà del reddito di cittadinanza percepito, mentre la restante parte va all’ente formatore.
Il beneficio è valido solo se le assunzioni effettuate comportano un aumento dei livelli occupazionali dell’azienda (riferiti al numero di assunti a tempo indeterminato).
Precisazione importante: l’incentivo è compatibile con il Bonus Sud. In questo specifico caso, se il datore ha esaurito gli esoneri contributivi, può utilizzare l’agevolazione sotto forma di credito d’imposta.

INCENTIVO AVVIO ATTIVITA’

Chi avvia un’attività autonoma, un’impresa individuale o una società cooperativa entro i primi 12 mesi di Reddito di Cittadinanza, potrà ricevere 6 mensilità aggiuntive in un’unica soluzione.

Dott. Nicola Pugliese 


sabato 5 gennaio 2019

BONUS ASSUNZIONI 2019


Arrivano, con la manovra 2019, dei nuovi incentivi all’occupazione, come il bonus per l’assunzione dei giovani laureati con 110 e lode e la riduzione dell’Ires per l’incremento occupazionale. Altri incentivi, ossia il bonus occupazione Mezzogiorno e l’esonero contributivo del 50% per l’assunzione di giovani, sono stati prorogati, il primo dalla legge di Bilancio 2019, il secondo dal decreto Dignità.


Insomma, nel 2019 il panorama degli incentivi per chi assume è molto vasto e variegato: attraverso i bonus assunzione si offre sicuramente una nuova spinta all’occupazione, perché gli incentivi economici, riducendo il costo del lavoro, rappresentano una forte attrattiva.
Facciamo allora il punto della situazione sui bonus assunzione 2019: tutte le agevolazioni, come funzionano, a chi spettano, come richiederle.

Bonus assunzione under 35
Per chi assume a tempo indeterminato giovani sino ai 34 anni di età , il decreto Dignità ha previsto, anche per gli anni 2019 e 2020, uno sconto del 50% dei contributi dovuti all’Inps per i primi 3 anni di contratto, con un tetto massimo di sgravio annuo pari a 3mila euro. Per beneficiare del bonus contributivo, l’impresa non deve aver effettuato licenziamenti nella stessa unità produttiva sei mesi prima dell’assunzione del giovane e non dovrà licenziare il neoassunto nei sei mesi successivi (o un lavoratore con la stessa qualifica impiegato nella stessa unità produttiva).

Bonus occupazione Mezzogiorno
L’incentivo occupazione Mezzogiorno è un’agevolazione che può essere applicato alle sole aziende situate nelle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna. Possono beneficiare dell’assunzione incentivata i lavoratori di età compresa tra i 16 anni e 34 anni, o con almeno 35 anni di età e privi di impiego regolarmente retribuito (contratto a tempo indeterminato) da almeno sei mesi. Quindi sono incentivate le assunzioni a tempo indeterminato (a tempo pieno o part time) e le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a tempo determinato (non è richiesto il requisito della disoccupazione). L’incentivo dà diritto all’esonero totale dei contributi Inps per un anno, sino a un massimo di 8.060 euro, ed è cumulabile, sino al predetto limite massimo, con altre agevolazioni all’assunzione.

Bonus occupazione giovani Neet
È stato appena prorogato, con un nuovo decreto dell’Anpal, il bonus assunzione giovani Neet, previsto nell’ambito del programma operativo nazionale Iniziativa occupazione giovani: l’agevolazione all’assunzione, per la precisione, si chiama Incentivo occupazione Neet ed è dedicata ai giovani sino ai 29 anni che non studiano e non lavorano. L’incentivo consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro per 12 mesi, e può essere cumulato col Bonus occupazione giovani under 35 riconosciuto dal decreto Dignità.

Bonus Occupazione giovani eccellenze
L’incentivo per l’occupazione giovani eccellenze è stato introdotto dalla legge di Bilancio 2019: è riservato ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato giovani laureati con il massimo dei voti o dottori di ricerca. L’incentivo consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8mila euro per ogni assunzione effettuata. Nel dettaglio, l’esonero è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato che riguardano lavoratori in possesso della laurea magistrale, ottenuta, entro la durata legale del corso di studi, dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, con una votazione pari a 110 e lode, prima del compimento del trentesimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute (sono escluse le università telematiche); lavoratori in possesso di un dottorato di ricerca, ottenuto dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, prima del compimento del trentaquattresimo anno di età, in università statali e non statali legalmente riconosciute (sono escluse, anche in questo caso, le università telematiche).

Riduzione Ires del 15% per incremento dell’occupazione
Nella legge di Bilancio 2019 è anche prevista la riduzione dell’aliquota Ires al 15% per l’incremento dell’occupazione: nel dettaglio, dal 2019 si prevede una tassazione ridotta del 9% (ossia pari al 15% e non al 24%) del reddito complessivo netto dichiarato dalle società e dagli enti, relativamente alla quota di utili accantonati a riserve, reinvestiti per l’incremento dell’occupazione (per assumere nuovo personale dipendente con contratto a tempo determinato o indeterminato). La stessa riduzione è prevista anche per l’acquisto di beni strumentali. Perché la società abbia diritto all’agevolazione, il personale dipendente deve prestare servizio, per la maggior parte del periodo d’imposta, presso unità produttive localizzate in Italia; inoltre, per fruire dello sgravio, deve essere verificato il requisito dell’incremento del numero complessivo medio dei lavoratori dipendenti, con riferimento ai lavoratori subordinati presenti in organico al 30 settembre 2018.

Bonus donne e over 50 disoccupati
Resta in piedi, nel 2019, l’esonero contributivo introdotto dalla legge Fornero di riforma del mercato del lavoro per l’assunzione di donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti in regioni svantaggiate o occupate in settori lavorativi caratterizzati da una forte disparità occupazionale di genere; donne disoccupate da almeno 24 mesi; lavoratori che abbiano compiuto almeno 50 anni di età, disoccupati da almeno 12 mesi. L’esonero è pari al 50% dei contributi dovuti all’Inps e dei premi dovuti all’Inail ed ha una durata di 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato; di 18 mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di trasformazione del contratto a termine in tempo indeterminato.

Bonus contributivo lavoratori in Cigs
Anche per il 2019, le aziende che assumeranno i lavoratori cassintegrati potranno beneficiare di uno sconto contributivo del 50% per i primi 18 mesi di contratto, se a tutele crescenti, oppure per i primi 12 mesi se il contratto è a termine, sino a un tetto massimo di 4.030 euro l’anno.

Incentivi apprendistato professionalizzante
Per chi assume attraverso il contratto di apprendistato sono previsti incentivi economici e contributivi. In particolare, è possibile inquadrare l’apprendista sino a 2 livelli inferiori e beneficiare di una contribuzione ridotta. Se l’apprendista, poi, ha diritto a determinati esoneri contributivi all’assunzione, può cumularli limitatamente con gli incentivi previsti, nel caso in cui il contratto sia di apprendistato professionalizzante.

Bonus disoccupati in Naspi
Sopravvive, nel 2019, l’incentivo all’assunzione di percettori di disoccupazione Naspi. Quest’agevolazione, riservata a chi assume un lavoratore mentre ancora percepisce l’indennità di disoccupazione, dà diritto al riconoscimento al datore di lavoro di un incentivo pari al 20% della Naspi ancora spettante al neoassunto.

Bonus assunzione da rifinanziare
Per il 2019, sopravvivono formalmente, ma devono essere rifinanziati, i bonus per l’assunzione di precari con figli minori, cioè il cosiddetto bonus giovani genitori, ed il bonus per l’assunzione di disabili.

Fonte : laleggepertutti.it