sabato 6 febbraio 2021

RESTO AL SUD….. FACCIAMO UN PO DI CHIAREZZA….

 


Resto al Sud è una misura in vigore dal 20 Giugno 2017 nelle Regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna e Sicilia.

Questa misura a seguito delle varie normative, decreti vari e Legge di Bilancio ha subito una serie di modifiche,  tra cui l’ultima con Legge di Bilancio 2021. Tuttavia da Invitalia non è mai stato pubblicato un vero e proprio riepilogo che sintetizzi o indichi le variazioni in corso. Purtroppo il Dott. Arcuri era impegnato con tutte le altre pratiche di gestione del COVID che lo hanno portato a non poter elaborare una circolare o un avviso, o qualsiasi cosa, ma semplicemente sul portale vengono riportare  le normative che disciplinano la misura (sono circa 10)

Entriamo quindi nel dettaglio esaminando, requisiti, attività ed investimenti finanziabili

 REQUISITI


La misura è rivolta a tutti coloro che decidano di avviare un impresa al Sud che abbiano un età compresa tra i 18 ed i 55 anni che risiedono o che decidano di risiedere in una delle regioni indicate e  mantenerla per tutta la durata del finanziamento. Ci teniamo tuttavia a precisare che coloro che posseggono i  requisiti di età e residenza devono anche non essere  titolari di Partita IVA o amministratori di azienda alla data del  21/06/2017.

La misura è quindi rivolta  anche a coloro che rispettino i requisiti di età e residenza e che abbiano un attività avviata dopo il 21/06/2017, ma al contempo che non abbiamo negli ultimi 3 anni, ricevuto finanziamenti dedicati all’autoimprenditorialità (NIDI / PIN – Regione PUGLIA)

Sono ammissibili anche  i finanziamenti rivolti alle Società, a condizioni che i soci che abbiano i requisiti siano pari ad almeno il 66%, sia in termini di quote sia in termini di numero (2 su 3) e non devono avere vincoli di parentela entro il 4° grado (zio – nipote no / 2 cugini si)

I Soggetti possono anche aver in corso un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, tuttavia devono impegnarsi a rinunciare  a tale posto in caso di approvazione della domanda e per tuttaa la durata del finanziamento.

 

PROGETTI E  SPESE AMMISSIBILI

Il progetto d’investimento deve durare al massimo 24 mesi, e deve riguardare uno dei settori produttivi, ad esclusione delle attività Agricole (A), Commerciali (G) Immoibiliari (L), pertanto sono ammesse tutte le attività :

B     ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE

C     ATTIVITÀ MANIFATTURIERE

D     FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA

E      FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO

F      COSTRUZIONI

H     TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO

I       ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE

J       SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

K      ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE

M     ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

O      AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA

P       ISTRUZIONE

Q      SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE

R       ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

S       ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI

 

A tal riguardo tuttavia, seppur il bando non le vieti esplicitamente, riteniamo che vadano fatti dei controlli approffonditi su determinati CODICI ATECO, come ad esempio, le attività estrattive, le attività di trasporto c/terzi, le attività di centro scommesse e sale slot, attività di noleggio senza operatore etc….

SPESE AMMISSIBILI 

Per quanto attiene le SPESE AMMISIBILI invece, sono finanziabili le spese relative a 


-  OPERE MURARIE (MAX 30% DEL PROGRAMMA DI SPESA)

- MACCHINARI, IMPIANTI, ATTREZZATURE, AUTOCARRI

- PROGRAMMI INFORMATICI

- SPESE PER IL CIRCOLANTE (MATERIE PRIME, LOCAZIONI, LEASING OPERAATIVO, ASSICURAZIONI) – MAX  20%

Non sono quindi ammissibili, le spese relative a Leasing Finanziari, beni di proprietà dei soci, acquisti “chiavi in mano”, volti alla MERA sostituzione delle  attrezzature, commesse interne, beni usati, consulenze, imposte e tasse, beni di importo unitario inferiore a 500 euro.

Per quanto riguarda l’IVA la stessa non è ammissibile, a meno che il proponente non dimostri che l’IVA non è detraibile (REGIME FOFETTARIO O AZIENDE NON SOGGETTE IVA).

ENTITA DELLE AGEVOLAZIONI

Ciascun proponente potrà chiedere un finanziamento di 50mila euro – fino ad un massimo di 200mila euro (in caso di 4 proponenti). Solo in caso di ditte individuali la misura è innalzata a 60mila euro.

La misura prevede l’erogazione di un finanziamento BANCARIO, a copertura del 100% delle spese agevolabili, di cui

  •           50% a fondo perduto erogato direttamente da INVITALIA, erogato in 2 SAL uno ad acconto del 50% ed uno a saldo a completamento dell’investimento.
  •           50% finanziamento bancario, garantito dallo stato all’80%, da restituire in 8 anni (di cui 2 di preammortamento) in rate  semestrali


Chiaramente da qui si ben evince, che una volta che la pratica ha ottenuto esito positivo da INVITALIA, bisogna sperare di ottenere esito positivo anche dalla  BANCA, altrimenti la pratica non potrà mai partire.

 

Per completare la  pratica è necessario valutare il profilo del richiedente (quindi possesso dei requisiti e possesso delle competenze tecniche) , valutazione dell’iniziativa, valutazione del mercato di riferimento, aspetti economici, produttivi, organizzativi, piano d’investimento, individuazione della sede.



Dott. Nicola Pugliese

martedì 2 febbraio 2021

NUOVO SELFIEMPLOYMENT - Finanziamenti fino a 50mila euro a tasso 0


 Dal 22 febbraio 2021
, parte il nuovo SELFIEMPLOYMENT, un bando che finanzia con prestiti a tasso zero fino a 50.000 euro l'avvio di piccole iniziative imprenditoriali su tutto il territorio nazionale

L’incentivo è rivolto ai NEET, donne inattive e disoccupati di lunga durata con una forte attitudine al lavoro autonomo e all’imprenditorialità e che hanno voglia di mettersi in gioco.

Per poter accedere al finanziamento bisogna essere residenti nel territorio nazionale e appartenere a una delle seguenti categorie:

  • NEET (Not in Education, Employment or Training), vale a dire persone maggiorenni che al momento della presentazione della domanda si sono iscritti al programma Garanzia Giovani entro il 29esimo anno di età e non sono impegnati in altre attività lavorative e in percorsi di studio o di formazione professionale
  • DONNE che al momento della presentazione della domanda non risultano essere occupate in altre attività lavorative
  • DISSOCUAPATI DA ALMENO 12 MESI  (certificata con DID) 

 I finanziamenti sono rivolte per l’avvio di

  • imprese individuali; società di persone, costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive, o non ancora costituite, a condizione che vengano costituite entro 90 giorni dall’eventuale ammissione alle agevolazioni
  • associazioni professionali e società tra professionisti costituite da non più di 12 mesi rispetto alla data di presentazione della domanda, purché inattive

 Possono essere finanziate le iniziative in tutti i settori della produzione di beni, fornitura di servizi e commercio, anche in forma di franchising,  e quindi nel settore turismo (alloggio, ristorazione, servizi) e servizi culturali e ricreativi, servizi alla persona, servizi per l’ambiente, servizi ICT (servizi multimediali, informazione e comunicazione), risparmio energetico ed energie rinnovabili, servizi alle imprese, manifatturiere e artigiane, commercio al dettaglio e all'ingrosso, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, ad eccezione dei casi di cui all’articolo 1.1, lett. c), punti i) e ii) del Reg. UE n. 1407/2013.

 Le spese ammissibili riguardano investimenti materiali e immateriali relative a beni mobili quali, strumenti, attrezzature e macchinari; hardware e software; opere murarie ( nel limite del dieci percento 10% di cui sopra). Le spese in capitale circolante ammesse alle agevolazioni riguardano invece la locazione di beni immobili e canoni di leasing; le utenze; i servizi informatici, di comunicazione e di promozione; i premi assicurativi, le materie prime, materiale di consumo, semilavorati e prodotti finiti; i salari e gli stipendi. L’IVA non è in ogni caso recuperabile.

Dott. Nicola Pugliese