lunedì 25 marzo 2019

Assegni Familiari 2019... Solo on line...

L’INPS ha rilasciato la circolare 45 del 2019 con la quale introduce una piccola rivoluzione in ambito di assegni familiari; dal 1° aprile 2019 infatti la domanda di ANF non potrà più essere presentata in modalità cartacea al datore di lavoro, ma direttamente all’INPS in modalità telematica.

La domanda di assegni familiari quindi è stata telematizzata per tutti i dipendenti del settore privato non agricolo. Ciò significa che dal 1° aprile 2019 i lavoratori non dovranno più presentare la domanda cartacea al datore di lavoro. Il lavoratore dovrà infatti presentare la domanda col modello ANF/Dip SR16, direttamente all’INPS, senza più stamparla, 
    • online: nell’area riservata del cittadino, accedendo con le proprie credenziali PIN
      INPS, oppure con SPID (di secondo livello) o CNS;
    • tramite patronato o altri intermediari dell’Istituto.

Una volta presentata la domanda all’INPS, l’Istituto calcolerà l’importo secondo i consueti parametri relativi alla composizione del nucleo familiare ed hai redditi complessivi. Quest'ultimo informerà il datore di lavoro, comunicandogli l’importo massimo spettante di assegno giornaliero e mensile, ed il datore di lavoro, a sua volta si occuperà del calcolo dell’assegno spettante, provvedendo poi al pagamento in busta paga.  
Pertanto le vecchie regole valgono per gli assegni che scadono entro e non oltre il 30/06/2019

venerdì 15 marzo 2019

BONUS PUBBLICITA' 2019 - SOSPESO


Lo scorso anno, molte azienda hanno fatto richiesta del famoso CREDITO D’IMPOSTA per l’investimento incrementale effettuato per la pubblicità su editoria, radio e tv.
Il percorso normativo e regolamentare relativo al presente Bando prevedeva che le domande dello stesso andassero presentate ogni anno dal 1° al 31 marzo, e pertanto numerose emittenti locali stanno diffondendo la notizia che le domande scadono entro il 01 aprile (31 marzo cade di domenica)

Con il presente articolo teniamo a precisare, che a seguito di un contatto diretto con il Dipartimento Informazione ed Editoria, ci è stato comunicato che per l’anno 2019 dovrà essere pubblicato uno specifico decreto attuativo in cui verrà comunicato l’ammontare delle risorse disponibili per il bonus pubblicità 2019. E che pertanto il DECRETO ATTUATIVO DOVRA’ ESSERRE PUBBLICATO ALMENO 15 GIORNI PRIMA DELLA DATA DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE.

Ci teniamo tuttavia a precisare, come indetto dallo stesso Capo del Dipartimento, Ferruccio Sepe, che non dovrebbero esservi

problemi in quanto le risorse sono attinte dal Fondo per il Pluralismo (è stato comunque utilizzato il condizionale).


Ricordiamo inoltre che il Bonus Pubblicità, è un incentivo per chi investe in campagne pubblicitarie effettuate su quotidiani, periodici, emittenti televisive e radiofoniche. Il bonus sarà calcolato come differenza con l’ammontare degli investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente e sempre che quelli dell’anno in corso di agevolazione siano almeno superiori dell’1% rispetto a quelli del 2018. Pertanto le aziende che effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, potranno godere di un credito d'imposta, pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90%nel caso di microimprese, PMI e start up innovative, nel limite massimo complessivo di spesa da stabilire con apposito decreto.

Ci teniamo inoltre a precisare che in base alle risorse destinate la percentuale di benefici potrebbe subire variazioni in riduzione.

Seguono aggiornamenti al riguardo.


mercoledì 6 marzo 2019

RESTO AL SUD - 2019


Resto al Sud, è un incentivo del governo, gestito da Invitalia, per sostenere la nascita di nuove attività imprenditoriali nelle regioni del Mezzogiorno, avviato nel 2018.

Sino al 2018 i requisiti di accesso erano rivolti agli under 36, residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, e che volessero avviare un attività nei settori artigianali / industriali e dei servizi. Con la legge di Bilancio 2019 si amplia la platea di destinatari delle agevolazioni in quanto sono inclusi i over 46 ed i settori professionali.

I liberi professionisti che intendono accedere all’incentivo, nei dodici mesi che precedono la richiesta di agevolazione a Invitalia, non dovranno essere titolari di partita Iva per un'attività analoga a quella proposta per il finanziamento, ed inoltre, dovranno mantenere la sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno interessate.

A poter beneficiare delle agevolazioni potranno essere, ad esempio, i professionisti, ex dipendenti di uno studio, che vorranno aprirne uno proprio o chiunque voglia uscire da una situazione di precariato o lavoro irregolare. Più in generale si offre una possibilità a chi vuole investire sulle proprie competenze ma ha difficoltà a reinserirsi nel mercato del lavoro.

Il finanziamento Resto al Sud copre il 100% delle spese ammissibili e nel merito prevede:
  •        contributo a fondo perduto pari al 35% dell’investimento complessivo
  •       finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Sono ammissibili le spese per la ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili, per l’acquisto di impianti, macchinari, attrezzature e programmi informatici e per le principali voci di spesa utili all’avvio dell’attività.

L'importo massimo del finanziamento erogabile è di 50mila euro per ciascun socio, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200mila euro.

Nel 2018 con Resto al Sud sono nate oltre 2.200 imprese nel Mezzogiorno e sono stati creati più di 8.200 posti di lavoro.