martedì 12 dicembre 2017

Resto al Sud.... Si parte il 15 gennaio

Dopo una lunga attesa, è finalmente stato pubblicato il Decreto Attuativo relativa alla nuova misura “RESTO AL SUD” emanata da INVITALIA, per incentivare i giovani tra i 18 ed i 35 anni ad investire nei territorio del Sud e più precisamente in Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Molise. Le attività ammesse riguardano i settori di produzione beni e servizi, escludendo quindi le attività commerciali e le attività professionali.

REQUISITI
Per poter accedere alla presente misura i proponenti devono avere un età compresa tra i 18 ed i 35 anni, e devono essere residenti in una delle regioni indicate (o pronti a trasferire la residenza in caso di ammissione della pratica), non essere già titolari di Partita IVA (a meno che la stessa non risulti aperta dopo il 21 giugno 2017) o dipendenti con contratto a tempo indeterminato.

ENTITA’ CONTRIBUTO
La misura prevede un contributo a Fondo Perduto del 35% ed un contributo in conto interessi relativo al restante 65%. Nel merito il finanziamento del 100% verrà erogata da una banca, e sarà garantito dal Fondo di Garanzia per l’80%. Il finanziamento previsto sarà rimborsati in 8 anni dall’erogazione con un periodo di preammortamento di 2 anni.

SPESE AMMISSIBILI
Le spese ammissibili riguardano :
  • Opere Edili (interventi di ristrutturazione ed impianti idrici ed elettrici) per un max del 30%;
  • Macchinari, Attrezzature e Impianti produttivi, nuovi di fabbrica;
  • Programmi Informatici e TIC;
  • Spese di Gestione, come materie prime, materie di consumo, semilavorati, canoni di locazione, per un max del 20%;

Non sono in ogni caso ammesse acquisti effettuati con leasing, locazioni finanziarie, beni di proprietà di parenti entro il 3 grado, contratti chiavi in mano, commesse interne, beni usati, imposte, tasse e spese notarili, automezzi, servizi di progettazione e consulenze.

Le procedura di ammissioni prevede una valutazione in base alle conoscenze ed alle esperienze del proponente, e avverrà a partire dal 15 gennaio 2018 tramite procedura a sportello. In teoria entro 60 giorni dalla presentazione, Invitalia provvederà a comunicare l’esito.

Per ulteriori info non esitate a contattarci

venerdì 1 dicembre 2017

Bonus Pubblicità... Alcuni chiarimenti....


Restando in attesa del decreto attuativo, necessario per dare avvio a questa misura, vi forniamo alcuni chiarimenti in merito al già noto Bonus Pubblicità, che prevede un credito d’imposta, in favore di imprese, enti non commerciali e lavoratori autonomi in riferimento ai costi pubblicitari incrementali di almeno l’1% rispetto all’anno precedente.

Il credito d’imposta è pari al 90% (75% in caso di Grandi Imprese) del valore incrementale degli investimenti effettuati. Nel caso in cui le domande superino le risorse disponibili, il credito d’imposta liquidato sarà inferiore alla richiesta e verrà ripartito percentualmente fra tutti i richiedenti aventi diritto. Se le domande non esauriranno le risorse finanziarie, queste andranno ad alimentare il plafond dell’anno successivo.
RISORSE DISPONIBILI
Le risorse disponibili, che verranno gestite pertanto con due codici tributo differenti, ammontano a :
  • 50milioni per gli investimenti sulla stampa (giornali quotidiani e periodici, locali e nazionali) di cui 20 milioni destinati al secondo semestre 2017
  • 12,5milioni per le emittenti radiotelevisive, anche digitali, a diffusione locale (solo per i costi pubblicitari sostenuti nel 2018).

Sono ammissibili al credito d’imposta gli investimenti riferiti all'acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali su giornali quotidiani e periodici, nazionali e locali, anche online, su emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Le spese per l’acquisto di pubblicità sono ammissibili al netto delle spese accessorie, dei costi di intermediazione e di ogni altra voce diversa dall'acquisto dello spazio pubblicitario, anche se ad esso funzionale o connesso. Inoltre sono esclusi dal beneficio i costi sostenuti per l’acquisto di spazi destinati a servizi particolari come televendite, pronostici, giochi o scommesse con vincite di denaro, messaggeria vocale o chat-line con servizi a sovrapprezzo.
REQUISITI GIORNALI TV E RADIO
In tutti i casi, i giornali e le emittenti devono aver un direttore responsabile e devono essere editi da imprese titolari di testata giornalistica iscritta presso il competente Tribunale, ai sensi dell’articolo 5 della legge 47/1948, o presso il Registro degli operatori di comunicazione di cui all’articolo 1, comma 6, lettera a, numero 5, della legge 249/1997. Vanno rispettate le norme fiscali previste dall’articolo 109 del Dpr 917/1986, quindi le spese devono risultare da apposita attestazione rilasciata dai soggetti legittimati al visto di conformità dei dati delle dichiarazioni fiscali, o dai revisori legali dei conti. 
DOMANDA
La domanda si presenterà direttamente all’Agenzia delle Entrate, attraverso una piattaforma telematica da costituirsi, all'interno di una specifica finestra temporale (probabilmente il mese di marzo di ciascun anno). La comunicazione deve contenere:
  • dati identificativi dell’azienda (o del lavoratore autonomo);
  • costo complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati, o da effettuare, nel corso dell’anno: se riguardano sia la stampa sia le emittenti radio-televisive, i costi andranno esposti distintamente per le due tipologia di media;
  • costo complessivo degli investimenti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente: significa che bisogna specificare il totale degli investimenti sulla stampa o sulle emittenti, non il singolo giornale o la singola emittente;
  • indicazione dell’incremento degli investimenti su ognuno dei due media, in percentuale e in valore assoluto;
  • ammontare del credito d’imposta richiesto per ognuno dei due media;
  • dichiarazione sostitutiva di atto notorio, redatta ai sensi degli articoli 46 e 47 del Dpr 445/2000, sull’assenza delle condizioni ostative ed interdittive previste dalle disposizioni antimafia ai fini della fruizione di contributi e finanziamenti pubblici.

Per ulteriori info non esitate a contattarci.