giovedì 7 aprile 2016

Vademecum UE sugli appalti pubblici

Una Guida per i funzionari e per coloro che gestiscono appalti di progetti finanziati dallaUE, con consigli pratici su tutte le diverse fasi (preparazione, pubblicazione, presentazione e valutazione delle offerte, aggiudicazione, esecuzione): è stata predisposta dalla Commissione di Bruxelles, con l’obiettivo di offrire un orientamento che consenta di «evitare gli errori frequenti e adottare le migliori pratiche per l’esecuzione delle procedure d’appalto.
La Guida non fornisce un’interpretazione giuridica delle direttive UE ma costituisce un utile strumento per «gestire al meglio ogni situazione» grazie a una serie di buone pratiche, esempi concreti, spiegazioni su temi specifici, studi di casi e modelli, con punti di allerta e link a testi legislativi e altri documenti utili. La Commissione sottolinea che gli appalti pubblici rappresentano il 19% del PIL UE, e veicolano circa il 48% degli investimenti comunitari.
Il vademecum UE si divide in due parti, la prima dedicata agli Orientamenti, in cui vengono presentate tutte le sei fasi della procedura dell’appalto pubblico, dalla pianificazione all’esecuzione, e la seconda rappresentata da uno Strumentario, con documenti di riferimento che affrontano argomenti specifici in modo più approfondito, illustrano esempi di buone prassi. Riguardano gli appalti finanziati con fondi europei per l’approvvigionamento di lavori, forniture e servizi, come stabilito dalla Direttiva 2004/18/CE, che p consultabile (insieme ad altri materiali legislativi e di prassi), sul sito dell’Unione Europea.
In base alle definizioni UE, gli appalti pubblici di lavori hanno per oggetto l’esecuzione o la progettazione e l’esecuzione di lavori relativi a una delle attività elencate nella direttiva sopra citata. Gli appalti pubblici di forniture hanno per oggetto l’acquisto, la locazione finanziaria, la locazione o l’acquisto a riscatto, di prodotti (esempio veicoli, o pc). Gli appalti di servizi riguardano servizi, come ad esempio consulenza o formazione, anch’essi elencati nella Direttiva.
Ecco le sei fasi in cui si divide l’appalto pubblico, su ognuna delle quali la Guida fornisce definizioni, informazioni, criteri a cui ispirarsi, consigli pratici su procedure, tempistiche, valutazioni, risorse umane, organizzazione, documentazione, indicazioni su vantaggi e svantaggi. Ci sono anche specchietti e tabelle in cui sono evidenziati gli errori più comuni, e i metodi per evitarli:
  • preparazione e pianificazione;
  • pubblicazione;
  • presentazione delle offerte e selezione degli offerenti;
  • valutazione delle offerte;
  • aggiudicazione dell’appalto;
  • esecuzione del contratto di appalto.
La parte relativa agli orientamenti contiene consigli pratici su preparazione di un business case, pianificazione di rischi ed emergenze, gateway review (meccanismo di verifica delle procedure in fasi critiche), preselezione dei candidati, definizione dei criteri di selezione e fase di selezione, strutturazione dei criteri di aggiudicazione e della relativa fase, redazione del capitolato d’oneri, modifica degli appalti, lista di controllo della conformità, link utili. Anche qui, ci sono casi concreti buone e cattive pratiche, e in generale un’impostazione pragmatica per offrire uno strumento immediatamente operativo.

Fonte : PMI - Guida delle Commissioni UE

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