sabato 5 ottobre 2013

Zone Franche Urbane... I fondi ci sono, ora si attende solo il Bando...

Zone Franche Urbane: Puglia esclusa

Zone Franche Urbane: cosa sono?



Era ora... Finalmente sono stati integrati i fondi a disposizione della Puglia, volti al finanziamento delle note ZFU - Zone Franche Urbane
La nostra Regione inizialmente esclusa dalle ZFU, previste dalla legge finanziaria del 2007, adesso rientra nello strumento agevolativo nazionale, così come disciplinato nella circolare n. 32024 del 30.09.2013 del Ministero dello Sviluppo Economico.

In attesa del bando (aggiornamento del Piano di Azione Coesione e relativa informativa al CIPE) i comuni in concomitanza con gli organi regionali, devono mobilitarsi affinché le Zone Franche Urbane diventino operative e apportino una reale opportunità di crescita sociale ed economica per tutta la Regione Puglia.
Non a caso, la consigliera regionale, Anna Nuzziello ,  a chiesto ufficialmente ai membri del Consiglio regionale di attivarsi tempestivamente , affinché tutte le  iniziative si possano inserire nel cosiddetto piano “Destinazione Italia versione o.5”, un programma progettuale articolato in 50 misure volto ad attrarre gli investimenti esteri nonché il potenziamento della competitività delle imprese locali. Le politiche di defiscalizzazione infatti permetteranno alle imprese locali, una maggiore competitività oltre ad un miglioramento della qualità di vita della collettività che vi risiede.

Per la Regione Puglia, i comuni interessati sono : 
  • Andria 
  • Barletta 
  • Foggia 
  • Lecce 
  • Lucera 
  • Manduria 
  • Manfredonia 
  • Molfetta 
  • San Severo 
  • Santeramo in Colle 
  • Taranto 
Per chi non ne fosse a conoscenza, le ZFU sono aree infra-comunali di dimensione minima prestabilita dove si concentrano programmi di defiscalizzazione per la creazione di piccole e micro imprese. Obiettivo prioritario delle ZFU è favorire lo sviluppo economico e sociale di quartieri ed aree urbane caratterizzate da disagio sociale, economico e occupazionale, e con potenzialità di sviluppo inespresse.
Tali agevolazioni, della durata di 5 anni , con graduale phasing out negli anni successivi, consistono in:
  • esenzione dalle imposte sui redditi
  • esenzione dall'IRAP
  • esenzione dall'ICI
  • esonero dal versamento dei contributi previdenziali
In misura minore e circoscritta, è previsto anche il sostegno ad imprese già operanti nelle medesime aree.


Dott. Pugliese Nicola
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