martedì 3 dicembre 2013

Come migliorare l’apporto dei dipendenti??? Ci pensa l’HR

Ogni persona, passa gran parte della propria vita lavorando “direttamente”, o comunque in ambienti di lavoro. Premesso questo è facile capire che nella graduatoria delle cose più importanti nella vita dell’uomo non vi è solo l’aspetto retributivo, ma bensì anche gli aspetti sociali .

Soprattutto negli ultimi tempi, i management aziendali, si son resi consto che per migliorare la produzione aziendale e raggiungere i relativi obiettivi,  bisogna tenere in grande considerazione gli aspetti sociali del lavoro, eliminando le varie controversie, o facendo convogliare verso un unico obiettivo gente con caratteri differenti, etc…  Saper dirimere controversie e mediare tra situazioni e necessità diverse, caratteri differenti e differenti sensibilità , spesso causa di attriti che nulla hanno a che vedere con i progetti o il core business – è una delle caratteristiche più apprezzabili, considerate parte integrante della “capacità di gestione” di un’attività imprenditoriale. E più ancora la capacità di creare un ambiente di lavoro piacevole, quale che sia l’accezione che si vuole dare al termine.
 
A questo punto la domanda sorge spontanea, come gestire e/o motivare i propri collaboratori? Un buon gestore di Risorse Umane, dovrà quindi riuscire a far si che i vari dipendenti si pongano un obiettivo comune, pari a quello dell’azienda, ovvero l’incremento produttivo. Un po’ di tempo fa avevamo parlato di come il mercato fosse cambiato, e di come un dipendente deve tenere alla propria azienda, come se fosse la sua, in quanto negli ultimi tempi sono sempre più le attività che cessano o che si trasferiscono all'estero.  Coinvolgere il dipendente nell'azienda riporta un notevole carattere aggiuntivo che si rispecchia poi in termini di risultati. Chi si occupa di Human Resource, ha quindi il compito di conoscere, i dipendenti e far emergere in loro il valore etico che contraddistingue l’azienda.
I responsabili delle risorse umane, hanno inoltre un altro compito “arduo”, ovvero quello di scoprire “nuovi” talenti. In ognuno di noi c’è del potenziale, rappresentabile in una serie di capacità, che c’è chi mette subito in mostra e chi nasconde per timore del giudizio altrui. Come fare ciò non è semplice, anzi… Ci sono stati HR che hanno proposto momenti formativi personalizzati, in cui ognuno abbia modo di esporre le proprie capacità ; c’è chi ha messo in atto una serie di attività, slegate dal contesto produttivo, in cui i dipendenti esprimono le proprie potenzialità,  senza alcun vincolo. 
Quelli innanzi citati sono solo alcuni esempi di cultura aziendale che negli ultimi tempi sta modificando i principi basati sui casi di successo, modificando quindi sia la valutazione della produttività, che l’eticità intrinseca in un modello di business.
Nonostante queste immense innovazione nel rapporto con i propri collaboratori, gli strumenti utilizzati dagli HR sono ancora pochi e sterili, come ad esempio raccolta di informazioni, gestioni presenze, etc.. Tuttavia negli ultimi tempi le grosse strutture industriali stanno dando vita a dei veri propri Social Network aziendali, che permettono all’HR di scoprire importanti informazioni e di capire lo status dei rapporti umani all'interno dell’azienda.

Suonerà strano ma questo tipo di innovazione ci porta indietro di circa 600 anni, quando al centro del mondo si diffuse una grande cultura classica “Umanesimo”, in cui l’uomo è al centro di tutto….

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