Ormai siamo in un era completamente telematica... Come avrete avuto modo di notare, fino a qualche anno fa i "più telematizzati" erano i giovani "under 50", ora invece non è più così, visto che il forte sviluppo degli smartphone e delle promozioni telefoniche inclusive di connessioni a internet ha portato sempre più gente (incluso gli over 50) ad accedere in un mondo digitale ricco ormai di tutti gli ingrendienti necessari per la creazione di un "mondo parallelo"...
Questo sviluppo ovviamente non vale solo per i social network o per le App, ma anche per il marketing e per le promozioni / individuazione delle più disparate forme di pubblicità.
Sinora Google ci aveva mostrato "AdSense" , una modalità di riproduzione dei banner
pubblicitari legata agli interessi degli utenti... Come avrete potuto notare sulle vostre bacheche siete "perseguitati" sempre dalla stessa pubblicità... Non è un caso, infatti il team di Google ha messo appunto questa forma pubblicitaria , chiamate "AdSense" con la quale vengono memorizzati i siti di vostro interesse, e questi vi seguono lungo tutto il tragitto percorso su internet... Con Google AdSense chiunque possieda una sito o un blog può pubblicizzare le attività connesse guadagnando del denaro in base ai click effettuati.
Negli ultimi tempi, negli Stati Uniti, si è messo appunto un nuovo metodo pubblicitario,
denominato real-time bidding (RTB), ovvero una nuova forma di advertising online che permette di mostrare annunci pubblicitari in tempo reale ad un target selezionato. In poche parole, si tratta di una tecnologia innovativa che mette a disposizione un contatto in tempo reale, dando vita ad una vera e propria compravendita automatizzata. provocando una trasformazione dell’attività lavorativa nell’ambito dell’advertising. Questa tipologia di pubblicizzazione modifica quindi le funzioni dell’agenzia web o del media-planner, in quanto si occuperà della pianificazione dei dati per qualificare ciò che si vuole comprare.
La "RTB", è presente in Italia dal 2010, e si sta sviluppando esponenzialmente anche negli Usa, prospettando entro il 2017 un incremento notevole che porterà la stessa al raggiungimento di quasi 1/3 della complessiva spesa pubblicitaria digitale...
Nessun commento:
Posta un commento