Il 30 settembre 2013, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha presentato “Riparti da te! Bella impresa essere donna”.
L’obiettivo è di far conoscere alle donne le modalità di accesso ai prestiti agevolati messi a disposizione per creare piccole imprese e dare impulso al lavoro femminile attraverso lo strumento del microcredito.
Il progetto Microcredito, vuol essere uno strumento di aiuto per tutte le donne che vogliono “ripartire da sé” , e quindi dalla possibilità di creare una propria impresa, senza dover fornire garanzie personali alla banca, o chiedere aiuto alla propria famiglia. L'obiettivo è quello di risolvere il problema dell’accesso al credito che, da sempre, penalizza le donne più degli uomini, applicando alle stesse tassi d’interesse maggiori, importi accordati inferiori e soprattutto maggiore richiesta di garanzie.
L’ENM (Ente nazionale per il microcredito) è uno degli enti che ha costituito un fondo di garanzia, il quale, non essendo un ente erogatore, non dà direttamente il denaro, ma dopo aver valutato il singolo progetto, indirizza la futura imprenditrice verso le soluzioni giuste.
Compiti dell’ente sono quindi:
- compensare il divario di genere, esistente, nell'accesso al credito tradizionale;
- Promuovere lo sviluppo di specifici modelli e strumenti di microcredito in un’ottica di genere;
- Valutare la performance sociale dei programmi rivolti alle donne;
- Rafforzare i programmi che favoriscono conciliazione lavoro famiglia;
- Sensibilizzare gli operatori del credito;
- Fornire un’informazione mirata al target femminile sugli strumenti;
- Incoraggiare le di reti di donne imprenditrici.
- Contribuire alla formazione della cultura imprenditoriale e finanziaria.
Il microcredito, disciplinato dagli artt. 111 e 113 del TUB (d. lgs. 385/93), può assumere una duplice configurazione :
- microcredito per le attività imprenditoriali o di lavoro autonomo
- microcredito sociale, erogato a beneficio delle sole “persone fisiche in condizioni di particolare vulnerabilità economica o sociale”.
Nel caso di microcredito per attività imprenditoriali, lo stesso è concesso a persone fisiche, società di persone o società cooperative ed è finalizzato all'avvio o all'esercizio di un’attività di lavoro autonomo o di microimpresa. Il finanziamento concesso deve essere di ammontare massimo pari a 25mila euro, non deve essere assistito da garanzie reali e deve essere affiancato da un’attività ausiliaria di assistenza e monitoraggio dei soggetti beneficiari.
Nel caso del microcredito sociale, invece, i finanziamenti concessi non possono superare 10mila euro , devono essere accompagnati dalla prestazione di servizi ausiliari di bilancio familiare, vanno prestati a condizioni più favorevoli di quelle prevalenti sul mercato, i soggetti richiedenti non devono offrire garanzie reali (es. ipoteche sulla casa ecc.)
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