Il nuovo Decreto del Fare Bis, allo studio del governo, blocca il bando "Autoimprenditorialità" segnando l'inizio di una nuova agevolazione : "Nuove Imprese a tasso zero". La buona notizia è che sarà per giovani e donne di tutta Italia, la cattiva è che non ci saranno più contributi a fondo perduto, ma solo finanziamenti a tasso agevolato.
Il Decreto del Fare Bis, infatti, segna la fine dell'incentivo gestito da INVITALIA, il cui bando tra l'altro è chiuso per mancanza di fondi dal 24 aprile 2013, nonostante il Decreto Lavoro poco tempo fa lo abbia rifinanziato con 26milioni di euro per l'anno in corso. Tali fondi, a quanto pare, serviranno a sostenere l'altra misura gestita da Invitalia, denominata "Autoimpiego".
La nuova agevolazione in sostanza, modifica integralmente l'incentivo soppresso, in quanto:
1) Estende la nuova agevolazione all'intero territorio nazionale, e non più al solo mezzogiorno
2) Fa scomparire la quota di contributo a fondo perduto, che garantiva una maggiore selettività dei progetti finanziati, lasciando solo la forma del mutuo agevolato. In particolare ai soggetti beneficiari verranno concessi mutui agevolati per gli investimenti, a tasso zero, da restituire al massimo in otto anni, sino ad un massimo del 75% della spesa ammissibile a finanziamento.
3) Modifica i requisiti di accesso, in quanto non è più rivolte ad imprese composte in maggioranza da giovani tra 18 e 35 ann, ma si rivolge a puntava a promuovere la creazione di nuove Start Up o ad ampliare quelle già esistenti. Cioè potranno accedervi le imprese:
- costituite da max sei mesi, dalla data di presentazione della domanda di aiuto;
- di piccola dimensione;
- in forma societaria(escluso le società cooperative);
- compagine societaria composta in maggioranza, assoluta e di quote partecipative, da soggetti di età compresa under 35 anni o da donne.
4) Modifica l'entità e la natura degli investimenti agevolati, sostenendo investimenti di media dimensione (max 1,5 milioni di euro) rivolgendosi solo ad attività volte a :
- la produzione di beni in ambito artigianale e industriale e la fornitura di servizi a favore delle imprese appartenenti a qualsiasi settore;
- la fornitura di servizi nella fruizione dei beni culturali, nel turismo, nella manutenzione di opere civili e industriali, nell'innovazione tecnologica e nella tutela ambientale.
Escludendo quindi dall'agevolazione le attività di pesca, la produzione primaria di prodotti agricoli e il comparto carboniero.
Resta invece ancora attivo il bando "Autoimpiego" e le relative misure agevolative per lavoro autonomo (esclusivamente in forma di ditta individuale e per investimenti fino a 25mila euro), microimpresa (in forma di società di persone, per investimenti non superiori a 129mila euro) e franchising (in forma di ditta individuale o di società, da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia).
Dott. Pugliese Nicola
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