Resto al Sud è una misura in vigore dal 20 Giugno 2017 nelle Regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Molise Puglia Sardegna e Sicilia.
Questa
misura a seguito delle varie normative, decreti vari e Legge di Bilancio ha
subito una serie di modifiche, tra cui
l’ultima con Legge di Bilancio 2021. Tuttavia da Invitalia non è mai stato
pubblicato un vero e proprio riepilogo che sintetizzi o indichi le variazioni
in corso. Purtroppo il Dott. Arcuri era impegnato con tutte le altre pratiche
di gestione del COVID che lo hanno portato a non poter elaborare una circolare
o un avviso, o qualsiasi cosa, ma semplicemente sul portale vengono riportare le normative che disciplinano la misura (sono
circa 10)
Entriamo
quindi nel dettaglio esaminando, requisiti, attività ed investimenti
finanziabili
REQUISITI
La misura è
rivolta a tutti coloro che decidano di avviare un impresa al Sud che abbiano un
età compresa tra i 18 ed i 55 anni che risiedono o che decidano di risiedere in
una delle regioni indicate e mantenerla
per tutta la durata del finanziamento. Ci teniamo tuttavia a precisare che
coloro che posseggono i requisiti di età
e residenza devono anche non essere
titolari di Partita IVA o amministratori di azienda alla data del 21/06/2017.
La misura è
quindi rivolta anche a coloro che
rispettino i requisiti di età e residenza e che abbiano un attività avviata
dopo il 21/06/2017, ma al contempo che non abbiamo negli ultimi 3 anni,
ricevuto finanziamenti dedicati all’autoimprenditorialità (NIDI / PIN – Regione
PUGLIA)
Sono
ammissibili anche i finanziamenti
rivolti alle Società, a condizioni che i soci che abbiano i requisiti siano
pari ad almeno il 66%, sia in termini di quote sia in termini di numero (2 su
3) e non devono avere vincoli di parentela entro il 4° grado (zio – nipote no /
2 cugini si)
I Soggetti
possono anche aver in corso un contratto di lavoro dipendente a tempo
indeterminato, tuttavia devono impegnarsi a rinunciare a tale posto in caso di approvazione della
domanda e per tuttaa la durata del finanziamento.
PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI
Il progetto
d’investimento deve durare al massimo 24 mesi, e deve riguardare uno dei
settori produttivi, ad esclusione delle attività Agricole (A), Commerciali (G)
Immoibiliari (L), pertanto sono ammesse tutte le attività :
B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE
C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE
D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA
E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
F COSTRUZIONI
H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO
I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE
J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
K ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE
M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE
O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA
P ISTRUZIONE
Q SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE
R ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO
S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI
A tal riguardo tuttavia, seppur il bando non le vieti
esplicitamente, riteniamo che vadano fatti dei controlli approffonditi su determinati CODICI ATECO, come ad
esempio, le attività estrattive, le attività di trasporto c/terzi, le attività
di centro scommesse e sale slot, attività di noleggio senza operatore etc….
SPESE AMMISSIBILI
Per quanto attiene le SPESE AMMISIBILI invece, sono finanziabili le spese relative a
- OPERE MURARIE (MAX 30% DEL PROGRAMMA DI
SPESA)
-
MACCHINARI, IMPIANTI, ATTREZZATURE, AUTOCARRI
- PROGRAMMI
INFORMATICI
- SPESE PER
IL CIRCOLANTE (MATERIE PRIME, LOCAZIONI, LEASING OPERAATIVO, ASSICURAZIONI) –
MAX 20%
Non sono quindi ammissibili, le spese relative a Leasing Finanziari, beni di proprietà dei soci, acquisti “chiavi in mano”, volti alla MERA sostituzione delle attrezzature, commesse interne, beni usati, consulenze, imposte e tasse, beni di importo unitario inferiore a 500 euro.
Per quanto
riguarda l’IVA la stessa non è ammissibile, a meno che il proponente non
dimostri che l’IVA non è detraibile (REGIME FOFETTARIO O AZIENDE NON SOGGETTE IVA).
ENTITA DELLE AGEVOLAZIONI
Ciascun
proponente potrà chiedere un finanziamento di 50mila euro – fino ad un massimo
di 200mila euro (in caso di 4 proponenti). Solo in caso di ditte individuali la
misura è innalzata a 60mila euro.
La misura prevede l’erogazione di un finanziamento BANCARIO, a copertura del 100% delle spese agevolabili, di cui
- 50% a fondo perduto erogato direttamente da INVITALIA, erogato in 2 SAL uno ad acconto del 50% ed uno a saldo a completamento dell’investimento.
- 50% finanziamento bancario, garantito dallo stato all’80%, da restituire in 8 anni (di cui 2 di preammortamento) in rate semestrali
Per completare la
pratica è necessario valutare il profilo del richiedente (quindi
possesso dei requisiti e possesso delle competenze tecniche) , valutazione
dell’iniziativa, valutazione del mercato di riferimento, aspetti economici,
produttivi, organizzativi, piano d’investimento, individuazione della sede.
Dott. Nicola Pugliese
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