Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno
strumento messo a disposizione dal Ministero dello Sviluppo Economico, per favorire
l’accesso al credito delle Partite IVA, tramite una garanzia
pubblica. A tale fondo è ammessa qualunque operazione, purché finalizzata
all’attività d’impresa. Vediamo ora nel merito le varie misure
Misura : Microcredito
Il Microcredito (in gergo è menzionato come
“microcredito 5stelle”) sostiene l’avvio e lo sviluppo della
micro-imprenditorialità, infatti lo stesso è rivolto ad imprese già costituite
o a professionisti già titolari di Partita IVA, da meno di 5 anni, offrendo
loro una garanzia fino all’80% del finanziamento che può arrivare a
25mila euro (aumentato di ulteriori 10mila euro).
Per potervi far fronte bisogna essere Piccola o Media
Imprese e quindi avere meno di 5 dipendenti (10 nel caso di società); il
patrimonio aziendale deve essere inferiore a 300mila euro, ed il fatturato
inferiore a 200mila euro.
La durata massima dei finanziamenti è di 7 anni e lo
stesso può essere utilizzato per spese d’investimento (attrezzature, arredi,
automezzi, opere murarie etc…) o per spese di gestione ( beni e servizi
connessi all’attività svolta, retribuzioni di nuovi dipendenti, corsi di
formazione).
Misura : Imprese
Femminili
La Sezione Imprese Femminili supporta
l’accesso al credito delle aziende a prevalente partecipazione femminile e alle
professioniste iscritte a ordini o aderenti ad associazioni professionali
iscritte nell’apposito elenco del MiSE. Sono inoltre ammesse micro imprese e
PMI sotto forma di cooperative e società di persone costituite in misura non
inferiore al 60% da donne; società di capitali le cui quote di partecipazione
spettano in misura non inferiore ai 2/3 a donne e i cui organi di
amministrazione siano costituiti per almeno 2/3 da donne; imprese individuali
gestite da donne.
Misura : Editoria
Alle PMI editoriali (edizione libri, quotidiani,
riviste e periodici; trasmissioni radiofoniche; programmazione e trasmissioni
televisive; agenzie di stampa) è concessa una garanzia pubblica sul
finanziamento richiesto a copertura di operazioni finanziarie finalizzate
all’attività d’impresa. In particolare, realizzazione di investimenti
innovativi.
Come si evince questa misura pur essendo molto
incentivante, non ha trovato molto riscontro all’interno del contesto
regionale. Ciò è principalmente dovuto al fatto che la Regione Puglia dispone
di altre misure di finanziamento, molto più incentivanti della presente. A
titolo esemplificativo vi indichiamo il BandoMicrocredito della Regione Puglia (finanziamento a tasso 0) , il Titolo II della Regione Puglia(rimborso interessi + 20% a fondo perduto) , Bando N.I.D.I. (finanziamento + fondo perduto 50%), oltre al Progetto Barnaba della Caritas
(finanziamento al 4,5%).
Ciò è dovuto principalmente al fatto che le banche
erogatrici, pur avendo una garanzia del 80% continuano ad erogare i
finanziamenti a tassi che oscillano tra il 6,5%
ed il 7%, diventando quindi poco incentivanti per un’azienda che necessità
di liquidità, pertanto tale misura viene sfruttata solo da coloro che
necessitano di liquidità e non hanno garanzie da poter presentare.
Dott. Nicola Pugliese
Nessun commento:
Posta un commento