Dal 25 Giugno 2014, è stato introdotto dall'articolo 18 del decreto competitività DL. 91/2014 un nuovo incentivo per le aziende intenzionate ad implementare o innovare i propri Macchinari. Il "Bonus macchinari 2015" è quindi un'agevolazione per le imprese , elargita sotto forma di credito di imposta pari al 15% sugli investimenti effettuati da tutte le PMI e professionisti. Il credito di imposta spetta a tutte le imprese che entro il 30 giugno 2015 acquistino beni strumentali previsti nella divisione 28 della tabella ATECO 2007.
Tale agevolazione, consiste in un credito di imposta pari al 15% delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti in beni strumentali effettuati nel corso degli ultimi 5 anni escludendo dal calcolo della media, l'anno in cui l’investimento è stato più alto. Il credito d'imposta, dovrà essere utilizzato esclusivamente in compensazione, usufruendo dell'importo in 3 quote annue di pari somma, utilizzabili dal 01.01.2016. La spesa minima per cui è riconosciuto il bonus beni strumentali è di 10mila euro.
Ci teniamo a precisare inoltre che il bonus macchinari non concorre alla formazione del reddito e della base imponibile dell'IRAP ma deve essere comunque dichiarato nella dichiarazione dei redditi dell'anno in cui viene effettuato l'investimento, sia negli anni in cui si realizza la compensazione.
Tale incentivo può essere revocato solo se l’imprenditore vende o destina i beni per i quali è stata riconosciuta l'agevolazione, a finalità diverse che non rientrano nell'esercizio della sua attività produttiva, o trasferisca gli stessi in strutture fuori dall'Italia prima del 31 dicembre del 4° anno successivo all'investimento (termine ultimo entro il quale l'Amministrazione Finanziaria può effettuare gli accertamenti delle dichiarazione dei redditi).
Con la circolare n. 5/E 2015 dell’AdE sono stati sciolti alcuni dubbi legati a tale bando. In primis è stato comunicato che i beni acquistato devono avere un valore totale d'investimento , pari a 10mila euro, includendo quindi nello stesso anche le spese connesse, quali , trasporto, montaggio, hardware o software utili per l'utilizzo degli stessi. In secundis è stato previsto all'interno dello stesso anche la possibilità per le aziende di acquistare beni in leasing o di usufruire della Sabatini BIS. In terzies, sono state date precisazione sul valore da tenere in considerazione per la media degli anni precedenti, infatti a tal riguardo si è tenuti a precisare che per il calcolo medio , va considerata la caratteristica di omogeneità tra i beni da acquistare e quelli già acquistati.
Di seguito vi proponiamo alcuni esempi sul calcolo da effettuare per usufruire di tale incentivo :
- L'azienda ALFA ha effettuato negli anni 2009 investimenti per € 700.000 , nell'anno 2010 investimenti per € 500.000 , nell'anno 2011 investimenti per 1milione di euro, nell'anno 2012 investimenti per 450.000 , nell'anno 2013 investimenti per € 350.000. Escludendo l'anno 2011 (anno con investimento maggiore) , si evince che la media degli ultimi 5 anni è pari ad € 500.000 (700+500+450+350/4).
In data 10.10.2014 l'azienda effettua investimenti per € 1.000.000.
L'azienda ALFA quindi detasserà € 500.000 , con spettanza di un credito di imposta pari ad € 75.000. La compensazione di quest'ultimo avverrà per 25.000 euro dal 1° gennaio 2016, per ulteriori 25.000 nel 2017 e per i restanti 25.000 euro nel 2018.
- L'azienda BETA costituita nel 01.07.2014 , effettua il 10.01.2015 investimenti per 1.000.000. Non avendo costi d'investimento nei precedenti anni, detasserà l'intero importo di 1.000.000 usufruendo di un credito d'imposta pari ad € 150.000,00 , da utilizzare € 50.000 dal 01.01.2017 , € 50.000 dal 01.01.2018, ed € 50.000 dal 01.01.2019.
Restiamo a Vs completa disposizione per ulteriori info.
Dott. Nicola Pugliese.
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