Ebbene la Legge di Stabilità 2015 ha reso ormai strutturale il Bonus di 80 euro in Busta Paga, rendendola la stessa un vero e proprio aumento in busta paga per i dipendenti che guadagnano fino a 26mila euro l'anno...
Per il lavoratore sostanzialmente non cambia nulla, mentre ci sono differenze sul fronte degli adempimenti dell’azienda dopo le modifiche introdotte dalla Legge di Stabilità 2015 in quanto varia la natura tecnica dello stesso che viene trasformato in una vera e propria detrazione.
Il bonus 80 euro spetta ai dipendenti con uno stipendio annuo compreso fra Euro 8.145 e 26mila Euro e più precisamente spetta a :
- Lavoratori dipendenti ;
- Collaborazioni coordinate e continuative (Co.co.co) ;
- Lavoratori soci delle cooperative;
- Indennità e i compensi a carico di terzi dai lavoratori dipendenti per incarichi svolti in relazione a tale qualità;
- Borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale;
- Remunerazioni dei sacerdoti;
- prestazioni pensionistiche erogate dai fondi di previdenza complementare;
- compensi per lavori socialmente utili.
escludendo invece i pensionati, liberi professionisti e autonomi, disoccupati titolari di sussidio, incapienti (stipendi inferiori a 8.145 euro).
Per determinare il reddito che dà diritto al bonus (al massimo 26mila euro), bisogna
sommare tutte le eventuali diverse entrate che il lavoratore percepisce, escludendo solo la rendita dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze, le somme percepite a titolo di incremento della produttività soggette a imposta sostitutiva del 10%, l’eventuale anticipo del TFR in busta paga previsto sempre dalla Legge di Stabilità, gli incentivi corrisposti per il rientro dei ricercatori in Italia.
Il bonus annuo è pari a 960 euro per i redditi fino a 24mila euro, e scende progressivamente sotto questa cifra fino ad azzerarsi sopra i 26mila euro.
Il sostituto d’imposta recupera l’aumento attraverso la compensazione in F24 con tutte le tipologie di tributo disponibili.
Come per il bonus 2014, il datore di lavoro è tenuto all'erogazione automatica in busta paga dell’aumento, in base alle informazioni che ha sul lavoratore. Quest’ultimo, è tenuto a comunicare eventuali entrate aggiuntive rispetto alla stipendio che possono concorrere al superamento dei massimali. Nel caso in cui l’impresa versi somme che alla fine risultano non dovute, può recuperarle dalle successive buste paga oppure in sede di conguaglio a fine anno.
Il lavoratore che non ha più un sostituto d’imposta può recuperare, o viceversa restituire, il credito in sede di dichiarazione dei redditi.
Tratto da P.M.I.
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