giovedì 22 agosto 2013

Redditometro... Si parte...


Dopo una prima fase di rodaggio è diventato operativo da lunedì 19 agosto il nuovo strumento di accertamento del reddito, il REDDITOMETRO. Come già anticipato tale strumento segnalerà gli scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacità di spesa manifestata, è sarà effettivo solo se se il gap è pari ad almeno il 20%. Il redditometro si applicherà sui redditi e sulle spese sostenute negli ultimi 4 anni. A differenza di quanto dichiarato nella prima nota applicativa tale strumento non terrà in considerazione le spese medie Istat (alimenti, vestiario, etc.. ), escludendo di fatto tali spese dal calcolo dello scostamento tra reddito dichiarato e reddito ricostruito. 



Il nuovo Redditometro mette quindi a confronto la spesa complessiva ed effettiva del contribuente con il reddito dichiarato. Per fare ciò, prende in considerazione: le spese certe sostenute direttamente dal contribuente o dai familiari fiscalmente a carico o indicate dal contribuente stesso in dichiarazione dei redditi (contributi, spese mediche e altre spese detraibili o deducibili) ; le spese per elementi certi (spese di abitazione, mezzi di trasporto, ecc); la quota relativa agli incrementi patrimoniali; la quota del risparmio formatasi nell'anno. 

Il nuovo metodo accertativo tuttavia 'raddoppia' i momenti di confronto con il cittadino. Infatti a seguito del controllo il contribuente avrà due incontri per poter dimostrare l'infondatezza dell'avviso. 


- Il primo incontro con l'Amministrazione permette al contribuente di fornire chiarimenti sugli elementi di spesa individuati e sul proprio reddito. Potrà quindi dimostrare che le spese sostenute nell'anno sono state finanziate con redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta oppure con redditi legalmente esclusi dalla formazione della base imponibile(vincite di premi, borse di studio, donazioni, etc..). Sarà inoltre possibile fornire elementi per la rettifica dei dati e per l'integrazione delle informazioni , dimostrando con prove dirette (ricevute fiscali, transazione bancarie etc...) che le spese attribuite hanno un diverso ammontare o che sono state sostenute da terzi. Se le indicazioni fornite risultano essere esaustive, l'attività di controllo si chiude già in questa prima fase. Altrimenti il contribuente riceve un nuovo invito al contraddittorio, con la quantificazione del maggior reddito accertabile e delle maggiori imposte e la proposta di adesione ai contenuti dell'invito. 
- Nel secondo incontro, quindi, il contribuente potrà fornire le prove certe e dirette (ricevute, transazioni bancarie, etc...) che le spese sostenute sono state finanziate con i redditi esenti innanzi menzionati. In alternativa il contribuente potrà dimostrare la concreta disponibilità di un bene di cui l'Amministrazione possiede tutte le informazioni relative alle specifiche caratteristiche tecniche a cui sono direttamente riconducibili le spese di mantenimento.

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