Arrivano, con la manovra 2019, dei nuovi incentivi all’occupazione, come
il bonus per l’assunzione dei giovani laureati con 110 e lode e la riduzione
dell’Ires per l’incremento occupazionale. Altri incentivi, ossia il bonus occupazione Mezzogiorno e l’esonero contributivo
del 50% per l’assunzione di giovani, sono stati prorogati, il primo dalla legge
di Bilancio 2019, il secondo dal decreto Dignità.
Insomma, nel 2019 il panorama degli incentivi per chi assume è
molto vasto e variegato: attraverso i bonus assunzione si offre
sicuramente una nuova spinta all’occupazione, perché gli incentivi economici,
riducendo il costo del lavoro, rappresentano una forte attrattiva.
Facciamo allora il punto della situazione sui bonus assunzione 2019: tutte le agevolazioni, come
funzionano, a chi spettano, come richiederle.
Bonus
assunzione under 35
Per chi assume a tempo indeterminato giovani sino ai 34 anni di
età , il decreto Dignità ha previsto, anche per gli anni 2019 e 2020, uno sconto
del 50% dei contributi dovuti all’Inps per i primi 3 anni di
contratto, con un tetto massimo di sgravio annuo pari a 3mila euro.
Per beneficiare del bonus contributivo, l’impresa non deve aver effettuato
licenziamenti nella stessa unità produttiva sei mesi prima dell’assunzione del
giovane e non dovrà licenziare il neoassunto nei sei mesi successivi (o un
lavoratore con la stessa qualifica impiegato nella stessa unità produttiva).
Bonus
occupazione Mezzogiorno
L’incentivo occupazione Mezzogiorno è un’agevolazione che può
essere applicato alle sole aziende situate nelle seguenti regioni: Basilicata,
Calabria, Campania, Puglia Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna. Possono
beneficiare dell’assunzione incentivata i lavoratori di età compresa tra i 16
anni e 34 anni, o con almeno 35 anni di età e privi di impiego regolarmente
retribuito (contratto a tempo indeterminato) da almeno sei mesi. Quindi sono
incentivate le assunzioni a tempo indeterminato (a tempo pieno o part
time) e le trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a tempo
determinato (non è richiesto il requisito della disoccupazione). L’incentivo dà
diritto all’esonero totale dei contributi Inps per un anno, sino a un massimo
di 8.060 euro, ed è cumulabile, sino al predetto limite massimo, con altre
agevolazioni all’assunzione.
Bonus
occupazione giovani Neet
È stato appena prorogato, con un nuovo decreto dell’Anpal, il bonus
assunzione giovani Neet, previsto nell’ambito del programma operativo nazionale
Iniziativa occupazione giovani: l’agevolazione all’assunzione, per la
precisione, si chiama Incentivo occupazione Neet ed è dedicata
ai giovani sino ai 29 anni che non studiano e non lavorano. L’incentivo
consiste in un esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a
carico del datore di lavoro per 12 mesi, e può essere cumulato col Bonus
occupazione giovani under 35 riconosciuto dal decreto Dignità.
Bonus
Occupazione giovani eccellenze
L’incentivo per l’occupazione giovani eccellenze è stato
introdotto dalla legge di Bilancio 2019: è riservato ai datori di lavoro
privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019,
assumono con contratto subordinato a tempo indeterminato giovani laureati con
il massimo dei voti o dottori di ricerca. L’incentivo consiste in un esonero
totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore
di lavoro, per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di
assunzione, nel limite massimo di 8mila euro per ogni assunzione effettuata. Nel
dettaglio, l’esonero è riconosciuto per le assunzioni a tempo indeterminato che
riguardano lavoratori in possesso della laurea magistrale, ottenuta, entro la
durata legale del corso di studi, dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, con
una votazione pari a 110 e lode, prima del compimento del trentesimo anno di
età, in università statali e non statali legalmente riconosciute (sono escluse
le università telematiche); lavoratori in possesso di un dottorato di ricerca,
ottenuto dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2019, prima del compimento del
trentaquattresimo anno di età, in università statali e non statali legalmente
riconosciute (sono escluse, anche in questo caso, le università telematiche).
Riduzione
Ires del 15% per incremento dell’occupazione
Nella legge di Bilancio 2019 è anche prevista la riduzione
dell’aliquota Ires al 15% per l’incremento dell’occupazione:
nel dettaglio, dal 2019 si prevede una tassazione ridotta del 9% (ossia pari al
15% e non al 24%) del reddito complessivo netto dichiarato dalle società e
dagli enti, relativamente alla quota di utili accantonati a riserve,
reinvestiti per l’incremento dell’occupazione (per assumere nuovo personale
dipendente con contratto a tempo determinato o indeterminato). La stessa
riduzione è prevista anche per l’acquisto di beni strumentali. Perché la
società abbia diritto all’agevolazione, il personale dipendente deve prestare
servizio, per la maggior parte del periodo d’imposta, presso unità produttive
localizzate in Italia; inoltre, per fruire dello sgravio, deve essere
verificato il requisito dell’incremento del numero complessivo medio dei
lavoratori dipendenti, con riferimento ai lavoratori subordinati presenti in
organico al 30 settembre 2018.
Bonus
donne e over 50 disoccupati
Resta in piedi, nel 2019, l’esonero contributivo introdotto dalla
legge Fornero di riforma del mercato del lavoro per
l’assunzione di donne disoccupate da almeno 6 mesi, residenti
in regioni svantaggiate o occupate in settori lavorativi caratterizzati da una
forte disparità occupazionale di genere; donne disoccupate da almeno 24
mesi; lavoratori che abbiano compiuto almeno 50 anni di età,
disoccupati da almeno 12 mesi. L’esonero è pari al 50% dei
contributi dovuti all’Inps e dei premi dovuti all’Inail ed ha una
durata di 12 mesi, in caso di assunzione a tempo determinato; di 18
mesi, in caso di assunzione a tempo indeterminato o di trasformazione del
contratto a termine in tempo indeterminato.
Bonus
contributivo lavoratori in Cigs
Anche per il 2019, le aziende che assumeranno i lavoratori cassintegrati
potranno beneficiare di uno sconto contributivo del 50% per i primi 18 mesi di
contratto, se a tutele crescenti, oppure per i primi 12 mesi se il contratto è
a termine, sino a un tetto massimo di 4.030 euro l’anno.
Incentivi
apprendistato professionalizzante
Per chi assume attraverso il contratto di apprendistato sono previsti
incentivi economici e contributivi. In particolare, è possibile inquadrare
l’apprendista sino a 2 livelli inferiori e beneficiare di una contribuzione
ridotta. Se l’apprendista, poi, ha diritto a determinati esoneri contributivi
all’assunzione, può cumularli limitatamente con gli incentivi previsti, nel
caso in cui il contratto sia di apprendistato professionalizzante.
Bonus
disoccupati in Naspi
Sopravvive, nel 2019, l’incentivo all’assunzione di percettori di disoccupazione Naspi.
Quest’agevolazione, riservata a chi assume un lavoratore mentre ancora
percepisce l’indennità di disoccupazione, dà diritto al riconoscimento al
datore di lavoro di un incentivo pari al 20% della Naspi ancora
spettante al neoassunto.
Bonus
assunzione da rifinanziare
Per il 2019, sopravvivono formalmente, ma devono essere rifinanziati, i
bonus per l’assunzione di precari con figli minori, cioè il cosiddetto bonus giovani genitori, ed il bonus per
l’assunzione di disabili.
Fonte : laleggepertutti.it