INNONETWORK,
il nuovo strumento progettato dalla Regione
Puglia, con il quale la stessa si propone di stimolare le aziende pugliese
a superare i confini degli impegni
tecnologici individuali per promuovere la creazione di aggregazioni
tecnologiche pubblico-private per progetti regionali di ricerca ed innovazione,
per portare la Puglia a raggiungere il traguardo, per vincere le sfide
Strategiche di “EUROPA 2020” : Sviluppo
Intelligente, Sostenibile ed Inclusivo.
Fulcro di tale attività è la promozione di partenariati collaborativi tra sistema della ricerca e sistema industriale per:
- Offrire prospettive di sviluppo sui mercati internazionali negli ambiti prioritari della Smart Puglia 2020 o che configurino nuove specializzazioni;
- Incentivare la formazione di nuovi ricercatori industriali anche attraverso la sperimentazione di progetti di Apprendistato di alta formazione e ricerca.
- Associazioni Temporanee di Scopo (A.T.S.);
- Contratti di Rete (nei limiti previsti dalla Legge 3 del 2009 e s.m.i.);
- Consorzio o Società consortile, che soddisfi una delle seguenti condizioni:
- qualora al progetto da realizzare partecipino tutti o alcune delle imprese o degli Organismi di ricerca aderenti al consorzio ed espressamente indicati nella domanda di contributo;
- qualora il consorzio realizzi, con proprie strutture e proprio patrimonio, il progetto in A.T.S. con altri soggetti non aderenti al consorzio stesso.
La realizzazione di progetti di ricerca collaborativa tra imprese e Organismi di ricerca dovrà favorire progetti di Ricerca Industriale (RI), o Sviluppo sperimentale (SS).
- fare riferimento ad una delle tre aree prioritarie Smart Puglia 2020 (Manifattura sostenibile, Salute dell’uomo e dell’ambiente, Comunità digitali, creative ed inclusive);
- riguardare l’utilizzo di una tecnologia abilitante, selezionata tra quelle censite dall’Agenzia Regionale ARTI, oppure indicando altra eventuale KET, non ancora censita in Puglia;
- essere riferito ad almeno una delle priorità regionali collegate alle sfide sociali quali :
- Città e territori sostenibili;
- Salute, benessere e dinamiche socio-culturali;
- Energia sostenibile;
- Industria creativa (e sviluppo culturale);
- Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile.
La dotazione finanziaria disponibile è pari a 30milioni di euro, e l'agevolazione prevede un contributo a fondo perduto che va dal 40% al 80% per progetti d'investimento di importo minimo pari a 300mila euro. Il contributo massimo per progetto invece, non può superare 1,5milioni di euro. Le spese finanziabili sono :
- spese per personale dipendente con qualifica di project management (max 10%);
- spese per personale dipendenti con qualifica di ricercatori, tecnici o pers. ausiliario (min. 50%);
- spese per strumentazione ed attrezzature (solo quota ammortamento);
- spese di "ricerca a contratto" effettuata da Università o Centri e Laboratori di ricerca Pubblici o Privati;
- spese per la registrazione di brevetti (max 100mila euro)
- consulenza specialistica (incluso addestramento personale)
- spese generali e altri costi d'esercizio (direttamente imputabili al progetto - max 18%)
La procedura on line sarà disponibile a partire dal 10 febbraio 2017 sino al 10 marzo 2017. Le candidature
ammissibili saranno quindi sottoposte a valutazione tecnico-economica e finanziaria.